Un legame tra il silenzio e la parola

Il supporto visivo strutturato rappresenta uno strumento chiave per favorire lo sviluppo comunicativo, cognitivo ed emotivo nei bambini con autismo o ADHD. Non si tratta solo di “immagini che aiutano a capire meglio”, ma di veri e propri mediatori che alleggeriscono il carico cognitivo e potenziano funzioni esecutive e abilità relazionali come nel caso di questa foto, che vede una pagina di uno degli strumenti del metodo Feuerstein.
Obiettivi di questo lavoro
1. Strutturare il pensiero e ridurre l’ansia
I bambini con autismo o ADHD traggono beneficio da un supporto visivo perché riduce l’ambiguità del linguaggio orale e rende prevedibile la sequenza delle attività.
2. Favorire la comunicazione funzionale
Frasi modello come “I see ___” “ Io vedo ___ “ consentono di esprimere osservazioni, bisogni o emozioni anche in caso di linguaggio verbale limitato o assente.
3. Allenare l’osservazione e l’attenzione condivisa
La scheda Observe- Osserva, richiama il bambino a guardare con attenzione l’immagine prima di rispondere: un esercizio chiave per chi fatica a mantenere la concentrazione.
4. Sviluppare sequenze logiche
Con più immagini attentamente selezionate e proposte,comprese quelle non attinenti, il bambino impara a costruire piccole narrazioni o catene di azioni:
“I see a boy running” → “I see a car” → “He is afraid” → “ Io vedo un bambino” → etc etc
5. Potenziare la regolazione emotiva
Alcune immagini, come nel caso di questa fotografia, in cui il discente sta lavorando sullo strumento Identifica le Emozioni, servono a riconoscere situazioni ed emozioni negli altri e in se stessi: competenza fondamentale per la comprensione dei segnali sociali.
Come si utilizza
Fase 1 – Mediazione dell’adulto
L’adulto guida il bambino con domande specifiche come “Dimmi cosa vedi” “ Scopriamo tutti i dettagli”etc Per facilitare il compito, come in questa foto, si può coprire la pagina lasciando aperta solo la finestra dell’immagine interessata. Questo accorgimento sviluppa in particolare l’attenzione selettiva e controllo inibitorio.
Tali abilità permettono di focalizzarsi sugli stimoli rilevanti, ignorare le distrazioni e bloccare risposte inappropriate, diventando fondamentali per la pianificazione, la risoluzione dei problemi e l’autoregolazione, con un impatto diretto sul successo scolastico, lavorativo e sociale.
Fase 2 – Scelta guidata
Il bambino seleziona l’immagine corretta tra più alternative,comprese quelle non attinenti, e completa la frase.
Fase 3 – Aumento della complessità
Progressivamente si introducono dettagli, inferenze e stati emotivi:
“I see a girl. She is happy” “ Vedo una ragazza, lei è felice “.
In sintesi
Il supporto visivo strutturato non è un “aiuto compensativo”, ma un mezzo di potenziamento cognitivo. Permette al bambino di trasformare immagini in parole, parole in pensiero, pensiero in relazione. Un vero legame tra pensiero visivo e linguaggio verbale, ma anche tra disordine interno e ordine esterno: fondamentale sia per i bambini nello spettro che per quelli con ADHD o con disturbi dell’apprendimento.
Articolo a cura deDott.ssa Maria Signorile
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